martedì 3 marzo 2015

BB3 tested by Motociclismo


 
 
di Fabio Meloni

Pensi Bimota e ti vengono in mente quelle moto super esclusive, tutte carbonio e materiali pregiati, vere e proprie opere d’arte da sfoggiare durante il giro domenicale con gli amici, al ritrovo degli smanettoni, o perché no, in salotto così da poterle ammirare anche dal divano. Moto sportive, certo, e veloci anche in pista. Ma forse, negli ultimi anni, mai in grado di distinguersi tra i cordoli tanto quanto il loro prezzo di acquisto e la loro esclusività avrebbero potuto suggerire. D’altra parte il mondo delle supersportive ha fatto passi avanti da gigante per quanto riguarda potenze, elettronica, guida (e non tutti apprezzano questa tendenza…). E la rinomata abilità telaistica dei tecnici riminesi non è stata sufficiente per tenere il passo di un tale sviluppo. Il punto chiave di questo discorso arriva ora: fino ad oggi. Fino ad oggi, sì, fino alla BB3. Dimenticate le bellissime ed esclusive Bimota. Questa è una bellissima, esclusiva e clamorosamente efficace Bimota.

GLI ELEMENTI DI UNA RICETTA MAGICA
A cosa si deve questo salto in avanti? Come in ogni ricetta che si rispetti, ad una sapiente miscela di ottimi ingredienti, tutti irrinunciabili ed ugualmente importanti per il risultato finale. Il cuore della moto è il mostruoso quattro-in-linea della BMW S 1000 RR, nella versione appena precedente all’ultimissima evoluzione. E sempre di BMW è la (fondamentale) elettronica che lo gestisce tramite un acceleratore ride-by-wire e lo mette a disposizione del pilota completo di vari dispositivi: controllo di trazione e di impennata, quickshifter, ABS da pista. Poi c’è la ciclistica. Bimota non ha bisogno di presentazioni sotto questa voce, ma la BB3 è ancora meglio del solito, perché per quanto riguarda telaio, forcellone, misure e bilanciamento dei pesi è parente stretta della Moto2 con la quale la Casa ha corso il Mondiale in tempi recenti. E chiaramente a tali elementi sono abbinati freni e sospensioni al top della produzione rispettivamente di Brembo e Öhlins. Il quadro è completato da una scelta di materiali fatta pensando prima di tutto alle performance: la BB3 è una profusione di parti in lega leggera ricavata dal pieno (i cerchi sono forgiati) interamente rivestita in carbonio.

GUIDA CON LA G MAIUSCOLA
Tante volte il sottoscritto si è ritrovato a fantasticare su una moto che riuscisse a unire le eccellenze della categoria delle supersportive che, almeno fino al 2014, erano il motore BMW e la ciclistica Aprilia (chissà quest’anno cosa succederà con tutte le novità, come l’Aprilia RSV4 RR e RF, la già citata S 1000 RR, la Panigale 1299, la Kawasaki Ninja H2, la Yamaha YZF-R1…). Bene, questa arma da pista ideale è qualcosa di molto vicino alla BB3, non a caso una delle moto rivelazione dello scorso Mondiale SBK: godetevi questo video on board con la moto ufficiale di Iddon. Partiamo dalla posizione di guida: tutto su di lei porta nella direzione della massima performance tra i cordoli. Hai una sella che ti spinge correttamente in avanti aiutandoti a contrastare l’arretramento del corpo in accelerazione (uno dei punti deboli della S 1000 RR), semimanubri spioventi ma vicini al corpo, pedane arretrate il giusto, fianchi snelli tra le gambe. C’è bisogno di tutto questo, perché il motore è una vera furia. Già sulla BMW è una bestia, ma qui spinge una moto più leggera e ha uno scarico che arricchisce la spinta ai medi - dove già è fortissimo. Il risultato è un oceano di spinta a portata di manopola destra. Spinta gestibile, per fortuna, perché l’erogazione è lineare, la trazione ottima e il “traction” efficace; ma ciò non toglie che, quando si apre, la BB3 ruggisce, vola, annulla i rettilinei. Se solo avesse un antiwheeling un po’ meno brusco negli interventi sarebbe semplicemente perfetta, ma con un po’ di mestiere, lavorando col peso del corpo, è possibile evitare di chiamarlo in causa. Pronti ad annullare la sua velocità da proiettile ci sono freni impeccabili e sospensioni da urlo. Si può sfruttare una massiccia potenza frenante avendo sempre la situazione sotto controllo, con la BB3 che rimane precisa, prevedibile, e che continua a infondere fiducia al pilota con un avantreno sincero come pochi, che permette di insistere con la staccata fino a ben dentro la curva. Il risultato è che freni più forte e più tardi di quello che pensavi possibile. E il bello continua nelle varianti, dove cambia direzione con leggerezza, e sul veloce, dove incide traiettorie precise, rassicuranti. Più spingi, più la BB3 ti piace. Non solo continua a comportarsi in modo prevedibile, ma si dimostra sempre pronta a fare pure di meglio. Credi di esser lungo, riesci a girare. Credi di essere largo, riesci a chiudere il traiettoria. Il problema è quando credi di poterla comprare… riesci a mettere insieme 44.200 euro?

I NUMERI DELLA BIMOTA BB3 RILEVATI DAL CENTRO PROVE DI MOTOCICLISMO
  • Potenza max alla ruota: 175,5 CV a 13.100 giri/min
  • Coppia max alla ruota: 107,9 Nm a 10.500 giri/min
  • Peso a vuoto: 182,2 kg
  • Accelerazione 0-400 m: 10,159 s - velocità di uscita 245,2 km/h
  • Velocità max: 302,6 km/h

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