lunedì 21 luglio 2014

Analisi Laguna Seca...


Come vi avevo accennato la pista di Laguna Seca, grazie al suo particolare sviluppo e alla sua peculiare somiglianza con i tracciati tipicamente britannici, aiuta i piloti a regalare emozioni agli spettatori. Detto questo non mi aspettavo un così innato feeling fra Christian Iddon e il Mazda Raceway Laguna Seca, il pilota britannico infatti fin dal primo turno di prove libere del venerdì è stato più veloce del suo compagno di squadra.
Nella superpole Christian per 24 millesimi non è riuscito a sfondare il muto del 1’24”, prestazione che gli ha permesso di qualificarsi in 14esima posizione mentre Ayrton si è fermato due posizioni più arretrato.
Gara 1 ha visto i piloti duellare dalle prime battute fino a quando i diversi tempi sul giro hanno sgranato inesorabilmente il lotto dei partenti con la creazione di piccoli gruppi, in uno di questi si è trovato a duellare Iddon, battaglia che è finita solo dopo la bandiera a scacchi che ha visto il pilota britannico occupare la 13° posizione assoluta e la 4° di categoria. Gara da dimenticare invece per Ayrton costretto a rientrare per ben due volte ai box a causa di malfunzionamenti della pompa di benzina. La noia tecnica è stata sistemata nel corso della seconda sosta ma ormai la gara era inesorabilmente compromessa.
L’altopiano di Monterey non è di certo un luogo in cui vi sia una alta probabilità di pioggia, per cui gli eventuali colpi di scena non possono di certo arrivare dal meteo, ma dal tracciato stesso vista la sua conformazione piuttosto stretta, tortuosa, in cui è difficile superare e con spazi di fuga al limite della sufficienza, motivo per il quale nel corso di gara 2 sono state esposte ben due bandiere rosse, con conseguenti ri-partenze.
Gli alfieri del Team Alstare sono riusciti anche grazie ad una sana maturità a non essere coinvolti con le cadute che hanno portato all’esposizione delle bandiere rosse, questo ha permesso loro di vincere la gara alla sopravvivenza che si è venuta a creare vista la serie interminabile di cadute.
Con questo di certo non voglio togliere merito al risultato ottenuto visto e considerato che le gare vanno finite, ma di certo un po’ di fortuna ha aiutato, nonostante i miglioramenti ottenuti nei tempi sul giro. Infatti i due alfieri Bimota hanno nuovamente concluso al primo e al secondo posto di categoria (8° e 9° assoluti) con Ayrton, che da pilota più navigato quale è, ha infilato all’ultimo giro il compagno di squadra dopo averlo studiato per 4 giri dall’ultima ripartenza.

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